Da
Mezzavia a Battaglia incontriamo due strade che portano
alle Due
Carrare (Carrara S. Giorgio e Carrara S.
Stefano).
Il Monte delle Croci è troncato da una cava, ora chiusa, di
scuro basalto. L'attività estrattiva ha cancellato anche le
ultime testimonianze dell'abbazia camaldolese che esisteva lassù
e che
Francesco
I da Carrara
aggregò al monastero di San Michele di Murano.
A sx l'oratorio del Pigozzo, mutilato nel 1929 della parte anteriore
per attenuare la pericolosa curva della strada statale. Fu costruito
nel 1736, dono dell'abate Marco Antonio Campana
di Brescia, e dedicato
alla Vergine.
In questo punto le acque del Rialto si scaricano nel Vigenzone; una
lapide ricorda la grande piena del 27 ottobre 1907.
A destra di Rivella si imbocca la strada per Arquà.
Video
5 ottobre 1918
Gino Allegri (Fra
Ginepro), uno dei sette ardimentosi piloti del Volo
su Vienna, due mesi prima con Gabriele
D'Annunzio, tornando con altri quattro piccoli SVA da un
volo verso Monfalcone, urta con l'elica del suo apparecchio contro
l'aereo di un compagno e precipita da cento metri, in territorio
di Montegrotto, sul collicello della Montecchia (ai piedi del
Ceva), tra la ferrovia e la strada per Battaglia. All'impatto
con il suolo scoppiano le due bombe che ha ancora sull'apparecchio.
I suoi resti, prima sepolti a Montegrotto, saranno cinque anni
dopo trasportati a Venezia.
-
Villa Grimani
(scomparsa)
-
Catajo
-
Villa Emo (alla Rivella; del 1588, costruita otto anni dopo la morte del
Palladio;
ai primi del '600 dei Pernumia,
poi Malipiero;
l'11 aprile 1740, al tempo dello "svaleggio" del granaio di
Rivella, era dell'abate Lodovico Alberto Cortusi;
quindi altri, tra cui Maldura
ecc.)
-
Villa Italia (a
Lispida, così ribattezzata dopo il 1918; fu costruita dai conti
Corinaldi nel 1883, aggiungendovi spaziose cantine; dal sec. XIII
vi esisteva un monastero soppresso nel 1780; dal 20 gennaio 1918 al
7 luglio 1919, divenne sede del Quartier generale del Re; appartenne
poi alla famiglia Sgaravatti, ad un'altra società di Padova,
)
- Villa Renier (a Monticelli, o Monte
Arlecchino, casa di campagna del sec. XVI, abbellita nel XVIII, dei
patrizi Renier
di S. Margherita; ora di proprietà
Segrè
)