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BAONE E CALAONE
Baone fu
già fortissimo propugnacolo, e vebbe feudo fin dal secolo
decimo la padovana illustre famiglia de Maltraversi,
della quale Cecilia da Baone, moglie
reietta di Eccelino
il Monaco, causa delle sanguinose discordie fra Eccelini
e Camposampieri, ed argomento a notissimo
recente romanzo del ch. sig. co. P. Zorzi.
Calaone dicono così nominato da Elicaone
figlio ad Antenore che vi edificò
sul culmine una fortezza celebre in quei tempi meno caliginosi, perché
preda agognata dai capi delle fazioni i quali successivamente, e spesso
in vano, vi si affaticarono intorno, finché fu distrutta nel 1293.
A Sabina poetessa dEste, che vi possedeva
una villa, deve questo monte le lodi che ne fa Marziale
nellepigramma nonagesimoterzo, libro decimo. Cagione di qualche
rinomanza gli sono altresì le castagne vaporose e grosse che produce
in gran copia, e le acque calde uscenti presso alla sua falda, intorno
alle quali si fabbricò, non ha guari qualche albergo con opportunità
relative alluso dei bagni.
Quella costa montana che da Monselice protendesi ad Este è di tutta
la euganea catena la più ubertosa e per propizia guardatura di
sole e per industri cure degli abitanti. Essa fa mostra di una vegetazione
lussureggiante, pomposamente abbellita dai festoni delle viti gravi di
uve squisite, vagamente dipinta dai colori di molte e diverse frutta saporitissime;
e (prova della costante mitezza del clima) ospizia lulivo, traendone
copia doglio bastante alluopo de colligiani e a qualche
lucro di commercio colle vicine province.
Da Este puossi continuare la escursione de nostri colli salendovi
mano a mano dalla strada pedemontana che appressa Monte Murale, Riva dOlmo,
Cinto, Lozzo, Boccon, Zovon, Bastia Frassinelle, villa che dicemmo essere
una delle punte a quella specie di triangolo disegnato dalla catena euganea.
Si può in vece arrivare la stessa meta retrocedendo alcun poco
da Este ed intromettendosi nei monti per via men comoda sì, ma
più dilettevole. Noi ci facciamo a noverare i luoghi degni di nota
che stanno lunghesso il cammino, o cui si giunge per brevi traverse, ogni
qualvolta facciano bastante invito al lettore le compendiose notizie che
gli ponghiamo sottocchio.
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Gemmola
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A.
Cittadella-Vigodarzere
Guida di Padova 1842
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