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Natura del
suolo Sotto l’aspetto geo-litologico i colli Euganei possono essere divisi
in due zone: la prima, a pendenza media più moderata, fino alla quota
di circa 200 metri, con prevalenza di scaglie e marne sedimentarle; l’altra,
più elevata, e caratterizzata da una generale maggior ripidità di pendio,
è costituita di coni di origine in prevalenza eruttiva. Le rocce liparitiche
predominano nella parte centrale, la trachite plagioclasica nella zona
marginale, la scaglia infine è diffusa alla periferia, soprattutto nella
parte meridionale. Più particolarmente nel panorama litologico dei Colli
si possono distinguere i dodici gruppi seguenti: 1) Gruppo di Teolo: caratterizzato
da un basamento di scaglia dal quale emergono, in successione topografica,
le masse trachitiche del monte Grande (m. 481), monte Altore, monte della
Madonna (m. 523) e da una coltre marnosa che si estende particolarmente
a sud di Teolo; appartengono a questo gruppo le alture minori scagliose
dei monti Frassinelle e Spinazzola, che del Colli costituiscono la propaggine
settentrionale. 2) Gruppo di Torreglia-Treponti: posto fra la valle di
Teolo e il piano-valle di Luvigliano; vi predomina la scaglia e si ergono
le alture dei monti Bello, Merlo, Pirlo, Solone, accessibile da Teolo,
Arrigon, Pendice (m. 320), accessibile da Castelnuovo e da Teolo. 3) Gruppo
di Abano Terme: costituito dal ripidi coni trachitici di San Daniele,
monte Ortone (m. 295), monte Rosso e il gruppo di Tramonte e Praglia,
col monte Lonzina (m. 234). 4) Gruppo di Battaglia Terme: assai complesso,
con terreni di varia natura; trachiti, andesiti, rioliti, calcari, marne
e basalti tra loro variamente mescolati e sovrapposti formano il monte
Alto (m. 209), delle Valli, Cinisella, Castellone, Ceva (m. 255), Spinefrasse,
Croce, Zago (m. 206) e le due alture isolate di Lispida e Monticello.
5) Gruppo di Galzignano: lo formano la maestosa mole di trachite alcalina
del monte Rua (m. 416), accessibile da Torreglia e percorso dalla strada
che conduce al rifugio del Rua e all’eremo camaldolese, i monti Orsara,
Peraro, Gallo (m. 385), delle Grotte, delle Basse, Staffolo, la dorsale
di Valsanzibio, dominata dal monte Orbieso (m. 331). 6) Gruppo del monte
Venda: con la sua cupola liparitica costituisce la quota più alta dell’acrocoro
(m. 603) ed è accessibile da Castelnuovo per la strada che conduce alla
stazione ripetitrice televisiva; accanto si innalzano i monti Vendevolo
(m. 461), Baiamonte (m. 524), Faedo (m. 301). 7) Gruppo di Lozzo Atestino:
staccato dal corpo dei Colli e limitato ai m. 327 del monte di Lozzo,
scaglioso alla base e terminante in un cono trachitico. 8) Gruppo di Cinto
Euganeo: da un basamento di scaglia, sormontato da marne e tufo basico,
si ergono le masse eruttive trachitiche dei monti Cinto (m. 283), Rusta
(m. 491), Gemmola e Fasolo. 9) Gruppo di Arquà Petrarca: è costituito
dal monte Ventolone, diviso dall’erosione meteorica nelle due cime di
monte Ventolone (m. 407) e monte Piccolo (m. 316), prevalentemente formate
di terreni scagliosi. 10) Gruppo di Monselice: è formato dal colle trachitico,
sul quale sorge la Rocca di Monselice (m. 151), e dal monte Ricco (m.
330), pure in prevalenza trachitico, nonché dalla piccola altura, chiamata
monte Fiorin, che sorge a breve distanza, isolata nella pianura. 11) Gruppo
di Baone: comprende il monte del Castello o Cecilia (m. 200) e le sue
propaggini, con netta prevalenza scagliosa. 12) Gruppo di Este: fanno
parte di esso i complessi trachitici del monte Cero (m. 415), Murale,
Castello di Calaone (m. 317). vedi anche: Notizie… Torna su Michieli,
Iginio – I Colli Euganei – Soc. Coop. Tip. Padova 1966. Back Presso il
lago, sorge un tempietto neo-classico architettato (1829) dallo Jappelli,
che protegge lo sgorgare della Fonte
Raineriana così detta in onore dell'arciduca Rainieri
che l'avrebbe scoperta; ma fu una piaggeria perché la fonte col
nome di Epatica era conosciuta già da qualche secolo. |