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TORREGLIA

Il cantore dei colli euganei, il Thompson italiano, il più celebre oratore sacro de’ nostri dì, voglio dire il Barbieri, riparava su questo monte dalle burrasche della fortuna. Qui fu meditata e scritta buona parte de’ suoi versi e delle sue prose. Qui egli ascende frequente da Padova sua patria adottiva; qui a’ colligiani è maestro di agronomia, di cui si conosce tanto quanto l’ama; è l’ama moltissimo. Una specie di trepida e non per tanto affettuosissima reverenza rattiene chi nota questi cenni dal descrivere la casa che accoglie tanto uomo e le circostanti amenità. Tutto ciò può conoscere, meglio ancora che per veduta, chi legga le Veglie Tauriliane del sullodato, alle quali è con degno ornamento un carme descritto dal ch. Tommaseo.
Scendendo dalle montane sublimità di cui quell’alto ingegno si piace e sulle quali torreggiavano un dì più castella (donde rimase al luogo l’appellativo Torreglia) vedonsi poco lontani dal maggior monte due mitissimi poggi. Ad uno di essi sovrasta deliziosa villa, nominata a ragione Mirabello, del nob. padovano Antonio Gusella, uomo di amabile cultura e di spirito sagacissimo: in questa medesima villa fece un tratto dimora, spiccandosi dai fianchi del re filosofo, il rinomato Algarotti. Sull’altra collinetta emerge un elegante casino del co. Leopoldo Ferri, del cui amore alle italiane lettere fa bella testimonianza una sua doviziosissima raccolta dell’opere stampate o manoscritte di moltissime donne illustri italiane.

A. Cittadella-Vigodarzere Guida di Padova 1842

altre notizie:

Sul finire dell'ultima guerra, tra l'autunno del 1944 e la primavera del 1945, le ville di Luvigliano e di Torreglia furono sede del Comando della X Armata della Wehrmacht. Il generale comandante risiedeva a Luvigliano, in villa Megardi. Pochi giorni prima del termine del conflitto, nella mattina di venerdì 20 aprile 1945, Luvigliano fu obiettivo di un violento attacco aereo da parte dei caccia-bombardieri inglesi: furono colpite villa Megardi e le vecchie scuole vicine, ora sede dei Carabinieri cinofili, dove rimasero uccisi sei soldati tedeschi.
Anche l'alta Vallarega, verso monte Vignola, fu colpita da bombe e da razzi. Rimase ucciso, presso i suoi vigneti, un agricoltore che assisteva, inconsapevole. Successive ondate della stessa azione di bombardamento si sono estese a Montemerlo, dove era la centrale telefonica principale, e a Villa di Teolo, dove, in una villa sotto monte Vignola, aveva sede lo Stato maggiore dell'Armata.

In Vallarega, il 16 novembre 1944, per rappresaglia contro l'uccisione di un soldato del Comando della X Armata dell'esercito tedesco, vennero fucilati sul posto sette ostaggi civili: cinque di questi, appartenenti alle formazioni partigiane, erano stati prelevati, alcuni giorni prima, in un'azione di rastrellamento, in località Canova, a Galzignano. Una lapide sulla casa di fronte all'attuale villa Turolla, ricorda l'avvenimento. I cadaveri vennero appesi per due giorni ai grandi platani del viale sotto il Palazzo dei Vescovi.

Callegari, AdolfoGuida dei Colli Euganei (1931- 1963, 1973)

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- Villa Barbieri
(dal 1872
Verson)

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